Lasciati incantare dalla provincia di Oristano

La provincia di Oristano è un territorio ricco di fascino che offre sempre forti emozioni, con le sue spiagge stupende, le sue scogliere e con le sue attrazioni sparse per la sua estensione, regala zone anche molto varie tra loro, ma tutte molto affascinanti. Cose da vedere assolutamente nell’Oristanese

Oristano

La città principale della parte centro-occidentale della Sardegna si presenta come una porta ideale verso un territorio ricco di bellezze naturali e rappresenta l’anima nobile dell’Isola, con i suoi monumenti e la sua intensa storia. Oristano ha recitato un ruolo da protagonista nella storia della Sardegna: dall’XI secolo il centro città ha iniziato ad abbellirsi di palazzi, fortificazioni, torri ed edifici religiosi. In evidenza la maestosa torre di san Cristoforo - conosciuta anche come torre di Mariano - e il monumento della Giudicessa Eleonora (1881), promotrice della Carta de Logu, uno de primi codici di leggi scritte in Europa.

Cabras

Troverai un luogo abitato da millenni, fulcro della splendida penisola del Sinis che conserva monumenti secolari e un’infinita ricchezza naturalistica, tra spiagge incantevoli e stagni pescosi. Paese di origini antichissime, Cabras conserva alcune testimonianze del Neolitico, come il villaggio di Cuccuru is Arrius e numerosi nuraghi. Databile all’età del Ferro (VIII secolo a.C.) è la più grande scoperta archeologica di fine XX secolo nel bacino del Mediterraneo, effettuata a Mont’e Prama, il complesso statuario dei Giganti, colossi in arenaria gessosa rinvenuti in un’ampia area sepolcrale sul colle, esposti in parte al Museo Civico. Oggi sono simbolo identitario della Sardegna.

Riola Sardo

Paese dell’alto Campidano, a pochi passi da siti archeologici e mare del Sinis, nella Sardegna centro-occidentale, famoso per tradizioni, eventi musicali e vernaccia. Riola Sardo è un centro agricolo con poco più di duemila abitanti, famoso un tempo per coltivazioni cerealicole, oggi per produzioni di frutta, ortaggi e vini di pregio, in particolare la vernaccia. Case campidanesi ‘a corte’, in mattoni di terra (ladiri), con portali in pietra e architravi in legno, caratterizzano il centro storico. Nelle cave d’arenaria dismesse di su Cuccuru Mannu, vicine al paese, è nato il suggestivo parco dei Suoni, che a luglio e agosto, ospita i concerti jazz, pop e rock.

Santa Giusta

Erede di un’antica città, è un importante centro dell’alto Campidano, nella Sardegna centro-occidentale, attorniato da lagune e caratterizzato da una maestosa basilica. Un tempo fu colonia fenicia, Othoca, Santa Giusta oggi, sorge sulle ceneri di una delle prime città dell’Isola, fondata nella seconda metà dell’VIII secolo a.C. La maestosa basilica, costruita tra 1135 e 1145, sede di diocesi sino al 1503, ti apparirà con la sua imponenza su un poggio nella via principale: è un ‘tempio’ romanico intitolato alla martire che dà nome al paese. Alcune colonne della basilica provengono da Tharros. Oggi Santa Giusta è un centro di cinquemila abitanti, basato su agricoltura, pesca e industria (grazie al porto), praticamente unito a Oristano.

Arborea

Si trova sulla costa centro-occidentale della Sardegna, in un’area lagunare bonificata, sorse negli anni Venti del XX secolo una cittadina in stile liberty e oggi è uno dei centri agropastorali più produttivi dell’Isola. Immersa nel verde dei campi a 17 chilometri dal capoluogo Oristano e popolata da quattromila abitanti, in parte discendenti di coloni provenienti per lo più dal Veneto. Ribattezzata ‘Mussolinia’ (1930), la cittadina assunse il nome attuale nel 1944, alla fine del conflitto mondiale. Oggi è costituita da un centro e da borgate rurali. Nell’ampia e sabbiosa Marina d’Arborea, lungo la spiaggia, ti rinfrescherai in una splendida ed estesa pineta. A circa nove chilometri sui bordi dello stagno si trova il borgo di pescatori di Marceddì, dominato dalla cinquecentesca Torrevecchia da cui arrivano sui tavoli dei ristoranti locali tante prelibatezze. Tra i prodotti di agricoltura e allevamento, invece, quelli più rinomati sono latticini e frutta famosi in tutta l'isola.

La Marmilla

È una subregione della Sardegna posta nella parte centro-meridionale della regione. Una zona viva e pulsante, in grado di ammaliare e affascinare grazie ai suoi preziosi tesori ambientali e naturali, ricca di bellezze naturali come l’altopiano della Giara in cui è possibile incontrare i selvaggi i cavallini, che se ne vanno a spasso liberi e felici tra pozze di acqua, ranuncoli selvatici e ciclamini. Selvaggia e spettacolare è anche la foresta Funtanamela di Laconi, costituita da antichi lecci, da lentisco, fillirea e cisto, che vede tra i suoi abitanti il magnifico cervo sardo. Merita decisamente una visita il bosco sacro di Santa Maria Bangargia, posto a circa 3 km dal paese di Collinas, dove crescono olmi, pioppi, olivastri secolari e lentischi. Si segnalano in particolare: la Giara di Gesturi ed il Parco Naturale Monte Arci, il Villaggio nuragico di Su Nuraxi a Barumini,il nuraghe Cuccurada a Mogoro, il complesso di Genna Maria a Villanovaforru, la fortezza di Su Mulinu a Villanovafranca, il santuario nuragico di Santa Vittoria a Serri. La Marmilla è variopinta e interessante. Ha tanto da offrire e riesce a sorprendere e a incantare.

La Giara

È un complesso di altipiani basaltici di origine vulcanica, situato nella Sardegna centromeridionale e dimora della specie selvaggia dei Cavallini della Giara. E' suddivisa in: Giara di Gesturi (“jara manna”), Giara di Siddi, Giara di Serri. Situata tra la Marmilla e il Sarcidano, è caratterizzata da pareti molto scosese. La sconfinata vista che si può godere da questi altipiani spazia dal massiccio del Gennargentu alla pianura del Campidano, dalla Marmilla al mare in lontananza e attira ogni anno centinaia di visitatori che vogliono vivere una giornata a contatto con la natura. Il territorio della Giara è dimora di una specie unica di cavallini la cui origine è avvolta nel mistero. La loro natura selvaggia, che li rendi unici in Europa, ti permetterà di osservarli da vicino mentre galoppano tra querce da sughero, roverelle, lecci, olivastri e le verdi formazioni di macchia mediterranea. Il nuraghe di Barumini, dichiarato patrimonio dell’umanità si trova proprio in questa regione storica. Vicino agli accessi e nei paesi vicini, troverai strutture ricettive, hotel e ristoranti in cui potrai gustare l’enogastronomia tradizionale sarda.

Il Montiferru

Si tratta di un territorio ricco di ambienti ed ecosistemi che variano da quello marino (Cuglieri, Tresnuraghes) a quello montano (Santu Lussurgiu, Scano di Montiferru Bonarcado, Seneghe).rappresenta il complesso vulcanico piu vasto e importante della Sardegna. Il territorio è probabilmente uno dei piu ricchi di sorgenti di tutti i paesaggi sardi e raggiunge la sua massima elevazione con Monte Urtigu (1050m). Dal punto di vista faunistico gli animali che dominano il Montiferru sono i mufloni, i cervi e i cinghiali su tutti mentre dal punto di vista vegetale la pianta simbolo della subregione è il leccio accompagnata da querce e roverelle. Il territorio si presta a escursioni a piedi, in mountain bike e in fuoristrada. I percorsi di media e lunga durata sono su percorsi misti su sentieri e mulattiere esistenti.

Bosa

Adagiato nella valle del fiume Temo, rappresenta l’unico centro della Sardegna edificato accanto all’estuario di un fiume, navigabile per un buon tratto con imbarcazioni. La sensazione che si prova osservando il panorama che ci si para davanti arrivando a Bosa, dall’altro dei monti, percorrendo in discesa le curve che portano al centro abitato, è davvero unica e indimenticabile. Avremmo potuto inserire diverse cose da vedere a Bosa – il Castello dei Malaspina, il Museo delle Conce, Casa Deriu, il Duomo, il Lungo Temo, Bosa Marina – ma il nostro consiglio è di visitare questo bellissimo borgo per intero, con i suoi monumenti, la sua storia, i suoi eventi, i suoi scorci, il suo territorio, le sue spiagge, la sua gastronomia. State pur certi che una visita a Bosa non vi deluderà.